Il giorno dopo ci rimbarchiamo per tornare ad Hammerfest, da lì prendiamo un aereo per Oslo. A Oslo dormiamo una notte nello stesso ostello dell’andata e il giorno seguente, il 15 agosto, siamo a Bologna.
Che dire? Eravamo solo tristi quando siamo arrivate a casa ma felici di avere vissuto questa grande esperienza insieme.
E’ stato un viaggio che definirei formativo: mi ha aperto la mente, allargato il cuore e colmato l’anima di sani e nobili sentimenti. Mi ha fatto crescere insegnandomi che ognuno di noi deve conservare quella parte creativa che gioca, si stupisce, si emoziona.
E mentre salivo sull’aereo da Oslo ho guardato in basso e ho notato qualcosa di strano. La mia ombra! Ma dov’è la mia ombra? Ho alzato lo sguardo ed era là sulla parete dell’aeroporto ferma. Braccia incrociate e gambe piantate. Non voleva venire con me. Ho tentato di chiamarla ma faceva di no testarda. Ricorda tanto me bambina.
Improvvisamente una sagoma famigliare l’ha raggiunta prendendola per mano. Lei l’ha guardata, poi rivolgendosi a me ha fatto spallucce, mi ha salutato con una mano e sono fuggiti insieme. Mannaggia Peter Pan, ora sono costretta a tornare in Norvegia per venirmela a riprendere!
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– Tappa 7: Hammerfest
– Tappa 8: Capo Nord
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La scrittura e i viaggi sono le mie più grandi passioni. Innamorata del nostro bel paese, non perdo weekend o ponte lungo per organizzare gite fai-da-te per l’Italia mantenendo sempre uno sguardo aperto e curioso sul mondo. Travel blogger per passione, condividerò con voi le mie piccole grandi esperienze e aspetto i vostri commenti e suggerimenti di viaggio!