Partiamo con l’aereo delle ore 8:45 da Bologna. Alle 13:10 siamo a Oslo. Ci accoglie all’uscita dell’aeroporto un cartello pubblicitario con i pinguini, tanto per farci capire subito dove stiamo andando.
In realtà ad Oslo ci sono 25 gradi e un gran bel sole.
E’ una città ordinata, pulita e mi dà l’impressione di essere anche molto sicura.
Ci mettiamo alla ricerca del nostro ostello. E’ la prima volta che dormo in un ostello ma mi ci dovrò abituare visto che sarà una costante del nostro viaggio. Questa notte però abbiamo una stanza doppia con bagno in camera quindi ci va di lusso.
E’ bello vedere un ambiente pieno di giovani. Dei post-it scritti in inglese e appiccicati nella bacheca della reception danno informazioni di qualsiasi genere, dall’uso della lavanderia, alla password per collegarsi a internet. Mi inizio a sentire una cittadina del mondo.
Il giorno dopo finalmente usciamo alla scoperta di questa città. Non mi sarei mai aspettata tanti colori e tanto movimento. E’ tutto così ordinatamente caotico! E’ un piacere passeggiare. Ci fermiamo a fare colazione in un tipico bar norvegese. Mi prendo un muffin alle mele, senza troppa convinzione. Mi sbagliavo. E’ eccezionale. E’ ancora caldo, mi si scioglie in bocca.
Arriviamo nella zona del porto verso sera. La luce ancora bella intensa e il clima mite predispongono alle uscite serali. Ci sono locali posti sulle barche attraccate che iniziano a riempirsi di giovani belli, biondi e abbronzati (sì, anche i norvegesi si abbronzano!) attirati dalla musica e dalle lucine che, sovrapponendosi alla luce color pesca del tramonto sul mare, rendono l’atmosfera romantica e godereccia.
Troviamo un ristorantino su una di queste barche e mangiamo il nostro primo vero salmone affumicato norvegese. Un’esperienza da ripetere. Buonissimo.
– Meritatissimo anche il museo di Munch. Il famoso “Urlo” scuote veramente l’anima e ben rappresenta le angosce che talvolta sentiamo dentro ma non vogliamo o possiamo esprimere. Un urlo silenzioso nell’apparente serenità che strazia l’anima nell’indifferenza generale. Osservo questo quadro guardandomi dentro e ascolto l’ondata di sentimento crescere dentro di me.
Il giorno successivo saliamo in treno e ci dirigiamo verso Bergen. Tempo di percorrenza 7 ore circa.
Leggi anche:
– Tappa 2: Bergen
– Tappa 3: Trondheim
– Tappa 4: Bodo
– Tappa 5: Isole Lofoten
– Tappa 6: Troms
– Tappa 7: Hammerfest
– Tappa 8: Capo Nord
– Tappa 9: Honnisvag
– Tappa 10: Ritorno a casa

La scrittura e i viaggi sono le mie più grandi passioni. Innamorata del nostro bel paese, non perdo weekend o ponte lungo per organizzare gite fai-da-te per l’Italia mantenendo sempre uno sguardo aperto e curioso sul mondo. Travel blogger per passione, condividerò con voi le mie piccole grandi esperienze e aspetto i vostri commenti e suggerimenti di viaggio!